Prima di affrontare le singole paure presenti nella nostra vita, ogni giorno, è importante illuminare la paura della morte. Tutti siamo chiamati a fare questo passaggio: “devo morire”. Ma come viverlo? Ultimamente questo passaggio ci fa ancora più paura: o per il prolungarsi delle sofferenze che lo accompagnano, o, come in questi giorni, per la solitudine in cui è vissuto. La realtà della morte coinvolge tutti: giovani, adulti, anziani; ricchi e poveri, buoni e cattivi…
Abbiamo estremo bisogno di illuminare questa realtà, che altrimenti ci fa solo tremendamente paura, anche se spesso allontaniamo questo pensiero. Siamo un po’ nella situazione dei discepoli mentre vanno ad Emmaus: “Noi speravamo …”). Gesù ci invita ad ascoltare anche noi la Parola: Guardiamo a Lui, che parlando della sua morte, ha sempre messo davanti il deve (“Il Figlio dell’uomo deve soffrire, morire …) per arrivare nella gloria.
Anche noi siamo chiamati ad interrogarci su questo “deve”: un giorno passeremo anche noi attraverso la morte, per arrivare alla gloria. Ma come lo passeremo? Con lo sguardo verso questo futuro di gloria che ci attende, credendo all’amore del Padre e alle parole di Gesù a Marta: “Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”e, ripieni della Speranza che Gesù ha messo dentro di noi, lo passeremo con la certezza che Dio sa volgere tutto al bene, perché, persino dalla tomba, fa uscire la vita. Gesù è uscito dalla tomba per noi, per portare vita dove c’è morte. Dio non ci lascia soli. Crediamo questo? Quanto è difficile questa speranza! Quanto è difficile comunicarla agli altri!
Domani continueremo, illuminando il mistero della “vita eterna” che è in noi.