È una testimonianza molto importante soprattutto in questi mesi. Per realizzarla, come ci invita l’apostolo Pietro (1Pt 3,15), dobbiamo rievangelizzare continuamente noi stessi, in modo da illuminare e aver presente il senso vero della vita, partendo dalle parole e gesti di Gesù, che vogliono sedurci, illuminando le nostre giornate e riempiendole di quelle attività per cui valga la pena di vivere e di morire.
“Convertitevi, perché il regno di Dio è vicino”. Il punto di partenza è sempre la scoperta del Regno e l’impegno a mettersi a servizio della sua realizzazione. Il Regno di Dio lo dobbiamo scoprire nel profondo di noi stessi, dove sono presenti le passioni e le ansie della vita, ma anche una presenza misteriosa di Dio, che ha la forza di orientare in modo armonioso la vita e di darle un significato.
Essendo creati ad immagine e somiglianza di Dio, siamo chiamati a continuare la creazione: la vittoria di Dio sul “caos”. Col dono dello Spirito santo siamo abilitati a realizzare questo. Dio vince il caos e la sua massima vittoria siamo noi. Ognuno infatti è intessuto di caos e bellezza e, pur dentro le ansie della vita, scopre in se stesso un amore incredibile di Dio, a tal punto innamorato di noi, che continuamente fa emergere questa vittoria sia nel presente e soprattutto nel futuro. Proprio, partendo da questa esperienza, ognuno di noi è chiamato con coraggio a partecipare al movimento della creazione e a dare il suo contributo. Non solo credendo a questo futuro per tutta l’umanità, ma con coraggio immergendosi nella vita dei poveri, emarginati, sbandati, perduti, per portare solidarietà e vittoria sul deserto sanguinante della storia.
Ognuno di noi è chiamato ad esprimere nella preghiera di lode la sua riconoscenza a Dio per questa sua azione prodigiosa e a cercare, con la testimonianza della sua vita, di annunciare nell’oggi della storia, il fascino di questo Regno.
Ma come vivere ad immagine di Dio creatore?
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