Mercoledì prossimo, con il rito dell’imposizione delle Ceneri, inizia il tempo di grazia della Quaresima. Fin da IV secolo la Quaresima si connota per un’accentuata dimensione penitenziale e battesimale, che il Vaticano II, rilancia raccomandando in tempo
- un ascolto più frequente della Parola di Dio
- la dedizione alla preghiera
- la pratica di opere penitenziali, come il digiuno e la carità (SC n. 109-110).
In questo Anno A anche i vangeli delle domenicali sono gli stessi che ritmavano l’ultima parte del percorso catecumenale antico che si concludeva con il battesimo degli adulti nella Veglia Pasquale. Infatti, dopo le pericopi sulle tentazioni di Gesù e della trasfigurazione (domeniche I e II), il testo della Samaritana al pozzo (III domenica) presenta Gesù che dona l’acqua che disseta, quello della guarigione del cieco nato (IV domenica), Gesù la luce che illumina ogni uomo e la resurrezione di Lazzaro (V domenica) rivela Gesù come datore di dona la vita, e “preannuncia” il mistero Pasquale.
La Quaresima di quest’anno cade all’interno del cammino sinodale e pertanto potremmo esercitarci maggiormente nella pratica dell’ascolto, non solo della Parola di Dio ma, anche dei fratelli. In ambito familiare fra coniugi e tra genitori e figli, oppure praticando la “carità dell’ascolto” verso coloro che soffrono o sono in situazioni di disagio le quali, spesso, si aspettano da noi, più che tante parole (spesso di circostanza) silenzio e un po’ più di solidarietà nelle loro prove. In particolare verso coloro che patiscono la guerra in Ucraina o sono vittime del terremoto in Turchia e nella dimenticata Siria. Anche per noi preti propensi e spesso costretti a parlare continuamente, a “di dire la nostra”, a fornire risposte, potrebbe risultare una buona pratica penitenziale il “digiunare dal parlare”.
Come ricorda a tutti la sapienza biblica, c’è un tempo per parlare e un tempo per tacere e ascoltare. Per noi Chiesa in cammino sinodale, questo è il tempo propizio per ascoltare. La realtà infatti è sempre superiore e più importante delle idee e dei nostri più o meno sofisticati discorsi.
Iniziative aiutarci a vivere in maniera fruttuosa questo tempo di grazia
Mercoledì 22 le Ceneri
iniziamo insieme come comunità cristiana il cammino della Quaresima con il digiuno da uno dei pasti principali della giornata e l’astinenza dalle carni (come ogni venerdì di Quaresima). Alle messe delle 15:30 e delle 20:30 vivremo il segno dell’imposizione delle ceneri. Alla celebrazione della sera sono invitati in particolare gli operatori pastorali e i vari gruppi della parrocchia.
I mercoledì della Parola
a cominciare da mercoledì 1° marzo d. Angelo Dal Mas, biblista del seminario, offrirà una meditazione sul Vangelo della domenica successiva introducendo così un tempo di riflessione personale e di condivisione.
Un pane per Amor di Dio, nel segno dell’ulivo
Come ogni Quaresima riprende l’iniziativa diocesana di solidarietà missionaria con le Chiese sorelle di Paraguay, Ciad e Roraima, a cui si aggiungono attraverso la Caritas le popolazioni di Turchia e Siria.Quest’anno è la simbologia dell’ulivo che accompagna la raccolta. Nella Bibbia infatti l’olivo è segno di pace ridonata e della benedizione di Dio per l’umanità e per tutta la creazione (cfr. Gen 8,11), è immagine del «giusto che si abbandona alla fedeltà di Dio» (Sal 52,2), della comunione che, nell’unica fede in Gesù, unisce anche popoli diversi (Rm 11,17). La nostra solidarietà con le Chiese sorelle diventa così impegno per relazioni fraterne e di amicizia sociale, per la giustizia e pace, la custodia della casa comune e di accoglienza verso i popoli segnati da conflitti, persecuzioni e calamità.
La celebrazione della Via Crucis
ogni venerdì alle 17:50, prima della messa feriale.
La celebrazione del sacramento della Riconciliazione
il Mercoledì delle Ceneri dalle 16.30 alle 17.30 e ogni sabato dalle 17:00 alle 18:00 o in altro un momento chiedendo ai sacerdoti.
Ciascuno è chiamato ad accogliere personalmente il cammino di conversione quaresimale, ma è solo vivendolo nella Comunità cristiana che il camminare diventa possibile.