E’ RISORTO, COME AVEVA DETTO

Dopo aver contemplato la Croce, l’immagine più pura e più alta che Dio ha dato di se stesso: le braccia spalancate di Cristo, quasi in un meraviglioso abbraccio di Dio con ciascuno di noi, dove l’amore è scritto indelebilmente con l’alfabeto delle ferite; dopo aver contemplato la totale donazione di Cristo nella fedeltà alla volontà del Padre, che ha trasformato la sua sofferenza in redenzione dell’umanità, siamo ora invitati a fermarci presso il sepolcro, per contemplare la vittoria di Dio su Satana, sul male, sulla morte e Gesù risorto, Signore della storia.

Già al momento della morte di Gesù, Dio si manifesta con le tenebre, il terremoto, lo squarciarsi del velo del tempio… Dio dà inizio ai tempi nuovi, alla nuova umanità credente, alla sua vittoria sulla morte, alla vittoria dell’amore: “chi ama la sua vita, la perde”… Inizia il tempo in cui Gesù viene per incontrare uomini e donne che cercano di dare un senso alla loro vita.

Grandi testimoni sono le donne, presenti al Calvario, alla sepoltura, che, passata la festa di pasqua, “alla sera dl sabato”, quando inizia il primo giorno”, sono al sepolcro. Sono in attesa del compiersi della parola di Gesù: del terzo giorno in cui sarebbe risorto e della promessa di incontrarlo in Galilea, dove lui precede la nuova comunità, per affidarle la missione di annunciarlo in tutto il mondo, vivendo continuamente nella fede l’esperienza della sua presenza: “Io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo”.

L’angelo invita le donne a non aver paura. La tomba è vuota, Cristo ha vinto la morte. Questo è il grande annuncio. Mentre gli apostoli erano fuggiti, sono le donne che iniziano il faticoso cammino della fede. A loro, una volta accolto il messaggio e l’esperienza che Gesù è vivo, la vita diventa annuncio per portare le persone individualmente e comunitariamente a mettersi in relazione con Cristo.

Quest’anno arriviamo a Pasqua nell’incertezza e nella paura. Facciamo fatica a vivere la gioia di questa festa! Guardiamo al cammino di fede e di amore vissuto dalle donne, e proviamo anche noi ad ascoltare le parole di Gesù, che misteriosamente ci hanno raggiunto in questa quaresima. Fermiamoci anche noi davanti a quella tomba e ascoltiamo …

Eravamo sempre di corsa, non avevamo tempo… ora improvvisamente il tempo l’abbiamo e può essere prezioso. Ascoltiamo … pensavamo di essere padroni del modo… è bastato un virus, quasi invisibile e tutte le nostre organizzazioni, stili di vita, progetti sono andati in frantumi. Ora ci sentiamo più deboli, fragili… Gesù dice che sono felici quelli che vivono questa situazione… è l’occasione perché Gesù dia senso più vero alla nostra vita, anche oltre la sofferenza e la morte.

Vediamo come cose importanti stanno nascendo attorno a noi… ricerca di valori, di spiritualità, anche noi in un cammino di fede che ci aiuti a scoprire la missione che Dio ci affida. Ci accorgiamo che i Sacramenti, la S. Messa domenicale, lo stare insieme come comunità sono esperienze fondamentali per la nostra vita. Non si può fare a meno!

Stiamo scoprendo, pur nelle difficoltà di stare tante ore vicini in casa, la gioia di essere famiglia. In questa quaresima, grandi testimoni sono stati coloro che vivono accanto agli ammalati (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, sacerdoti negli ospedali…): il loro donarsi, anche rimettendoci la vita, è stato un grande annuncio di Cristo risorto, delle sue importanti parole: “Chi ama la sua vita, la perde”…

Ora continuate voi nelle riflessioni che lo Spirito santo vi ha suggerito in questa quaresima … Sono preziose… Comunicatevele tra famiglie Ci aiutano a trovare motivi di speranza. A me è arrivato un video significativo: gli apostoli in barca, in difficoltà nel lago in tempesta, mentre Gesù dorme. Lo svegliano… ricevono il rimprovero per la poca fede … e poi concludono felicemente il tragitto. Così anche noi oggi … anche se il Signore sembra dormire … Lui è vicino a noi…. Ci abbraccia, ci rassicura, guardiamo le sue braccia aperte sulla croce!

A tutti voi il mio augurio di Buona Pasqua, in particolare ai bambini della Scuola dell’infanzia e ai ragazzi del catechismo. La preghiera per chi questa Pasqua la vive nella sofferenza… per coloro che fanno più fatica a sentire la presenza di Cristo risorto!